Chi leggesse questo piccolo blog ma potesse dare un contributo per farli crescere mi scriva che creerò il contatto.
Grazie ragazzi/e!
PER ORA (ma spero per poco) NOI NON SIAMO NESSUNO, NE
SUPPORTATI DA NESSUNO, come ben sai, solo poche persone e rigorosamente
su “base spontanea”
e finanziati DA NOI STESSI E DAI NOSTRI MERCATINI (ci tengo a gridarlo a
squarcia gola)!!!!Anzi Andrea, sapessi che idea pazzesca mi è venuta in
mente, che innescherò questa stessa settimana, incrocia le dita per me.
Ma te ne voglio parlare subito dopo che ho sentito e coinvolto una
persona in particolare e dopo che ci ho parlato...scaramanzia, ma tu
sarai il primissimo a sapere tutto.
Ci autofinanziamo
per l’acquisto di:, coperte usate ma pulite ed igienizzate (che compro
all’ingrosso sulla Tuscolana, in culonia marittima), cibo extra
(merendine, tavolette di cioccolate che danno energia, caramelle, etc
etc ), bevande calde, maglioni, pile, cappelli, guanti, calzini, slip,
magliette intime...etc...etc...e per cose su richiesta (es: stampelle,
tutori, bustini ortopedici,macchinette misuratrici di glicemia per
diabetici ...oggetti particolari quindi che ci sono stati richiesti dai
nostri amici senza tetto e che abbiamo acquistato noi stessi).
Il “lavoro svolto” è
il seguente: una/due volte al mese distribuiamo i prodotti sopra
elencati nelle piazze con maggiore densità di persone che vivono per
strada nei cartoni (vedi piazza Vittorio, Piazza S.Maria Maggiore etc
etc), o sotto le metro o alla stessa stazione termini, sotto al
cavalcavia della stazione Tiburtina, nella stazione Tiburtina stessa. Ci
muoviamo in questo modo: carico la macchina di tutte le cose che sono
state comprate precedentemente (coperte, latte caldo ..vedi sopra) e ci
muoviamo verso queste mete.
Una
volta scesi dalla macchina, ci avviciniamo e parte il “1° contatto” con
le persone in difficoltà che incontriamo: c’è chi ha voglia di parlare,
chi dorme e non lo svegliamo ma gli lasciamo le cose accanto, chi
piange, chi ride, chi è ubriaco e non se la sente di avvicinarsi, chi
non ha voglia di parlare ed è scontroso, chi ha problemi di ogni tipo,
persino nel parlare e chi invece ne ha tanto bisogno. Con loro ci
tratteniamo, più che altro anche per cercare di capire le problematiche
che hanno, senza MAI chiedere motivazioni o spiegazioni dello loro
essere per strada...sono solitamente loro che spesso si aprono con noi,
dopo qualche volta che ci rivedono.
Per
noi parlare con le persone senza tetto, entrare “in contatto” con loro è
importantissimo ed è la cosa in assoluto più bella. Considerando che
nessuno si ferma mai a parlare con loro, un po’ perché si va sempre di
fretta (motivo per il quale nemmeno li vediamo per strada), un po’
perché loro spesso sono maleodoranti quindi li si evita, perché se ne ha
paura, così loro diventano ogni giorno più trasparenti, più schivi
verso il mondo e hanno invece un gran bisogno anche di una semplice
stretta di mano o di una semplice parola incoraggiante...vivere per
strada è terribile, credimi....e loro vivono davvero all’ombra della
gente, della città, di tutto!!!
La
comunicazione ci aiuta a capire tanto delle loro storie, a
tranquillizzarli che qualcuno ora sa che esistono, che penserà al loro
piccolo problema, alla loro piccola esigenza... e, soprattutto, a
fidarsi di noi: non potrei mai rinunciare a questo, mai.
Pensa
che, l’anno scorso, quando ancora era in vita, nel week end passavo ore
ed ore sulla panchina in compagnia di Paola, una signora senza
tetto...era la donna con gli occhi più azzurri e più belli che io abbia
mai visto in vita mia. Che persona meravigliosa, che mamma premurosa e
dolce...oggi non è più con noi, anche se si sarebbe potuto fare qualcosa
per lei, ma non è stato così.
Viviamo in un mondo di merda, per alcuni aspetti, e possibilista per altri.
Questo
è solo parte di quello che potrei raccontarti e di ciò che
succede...noi, credimi, facciamo così poco: ma sono contenta che
qualcuno (sempre pochi) per strada ci aiuta, per strada c’è...qualcuno
con noi, di notte, c’è!!!
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