venerdì 21 giugno 2013

ATAC sta per spendere soldi per acquistare una partecipazione dal suo Socio Francese!

Sos trasporto pubblico.

Per luglio ed agosto si profila il taglio selvaggio del servizio, fino al 45% delle corse. Un'estate da incubo per le migliaia di romani che quest'anno non andranno in vacanza per la crisi economica. A lanciare l'allarme è il consigliere comunale Pd Athos De Luca.

Nel frattempo la stessa Atac sta acquistando dal suo Socio Francese (Les Cars Rouge s.a.) una partecipazione del 40% della società Trambus Open Spa.

Prima domanda a quale prezzo?

Non possiamo saperlo.

Alle mie domande l'amministratore delegato Diacetti ha risposto che non sono atti pubblici e le relazioni del Prof Marco Lacchini e quella di Ernst Young Spa sono presso l'Assessorato al Bilancio di Roma Capitale.

Questa joint venture Pubblico - Privato nasce subito male (come troppo spesso è accaduto in passato).

La Commissione Europea è intervenuta osservando che le linee "110 Open" e "Archeobus" gestite dalla Trambus Open Spa vanno ascritte tra i servizi di trasporto pubblico.

L'intervento della Commissione Europea era volto a verificare il rispetto delle direttive comunitarie in merito:

- all'affidamento diretto alla Società Trambus Open Spa nonostante non ricorressero i presupposti per considerarla una società in house;

- all'assenza di pubblicità e di confronto concorrenziale nell'affidamento del servizio, la cui scelta era stata operata in assenza di una procedura ad evidenza pubblica;

- all'effettiva chiusura del mercato agli operatori privati effettuate dal Comune di Roma.

Alla luce della procedura di infrazione aperta con la nota prot n. 2011/4015-C (2011) 7525 def. del 27/10/2011, a seguito di censura dell'Autorità di Vigilanza sulla Concorrenza e dell'Autorità di vigilanza sui Contratti Pubblici l'Amministrazione Capitolina ha inteso razionalizzare l'assetto dei servizi pubblici di trasporto aventi rilevanza turistica, attraverso una gara il cui iter è tutt'ora pendente.

L'amministratore delegato Diacetti dice che "stanno cercando di salvaguardare sia il patrimonio dell'azienda (in ripresa) sia i livelli occupazionali" avremmo piacere di vedere qualche numero, perchè se è vero che vanno salvaguardati i posti di lavoro, non vorremmo che le società a partecipazione pubblica puntino anche a salvaguardare qualche poltrona di troppo.


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