sabato 29 gennaio 2011

Idv per la scuola elementare a Roma Nord!

Mentre si fa un gran parlare di prostituzione, sesso, droga etc etc
L'Italia dei valori è sul territorio per cercare di migliorare le cose! 
Qui trovate informazioni sulla scuola elementare che si dovrebbe edificare nella periferia di Roma Nord ( Selva Candida, Selva Nera, Palmarola, Ottavia).
Il Municipio ed il Comune non fanno la loro parte, datemi una mano e ce la faremo.



                                                                   A Tutti i Cittadini


Scuola Elementare di 15 aule sita in Via SS. Audiface ed Abacuc.

A tutto c’è un LIMITE!

La nostra periferia soffocata dal traffico, senza ADSL, senza infrastrutture, solo cemento su cemento.

La presa per i fondelli NO quella proprio NO noi cittadini non possiamo proprio accettarla.

In data 11 Novembre 2010 dei consiglieri PDL affermano che la NOSTRA scuola elementare è bloccata perché la Soprintendenza non esprime il proprio parere per la parte di sua competenza.

Non fidandoci per nulla del PDL siamo andati a verificare la notizia chiedendo un colloquio al funzionario responsabile del procedimento che ha smentito tale versione fornendoci la documentazione comprovante i ritardi del Comune di Roma nel presentare quanto richiesto e la disponibilità della Soprintendenza (un primo parere favorevole di massima alla realizzazione dell’edificio scolastico è datato 20/04/2009).

Probabilmente la Giunta Comunale ha ritenuto prioritarie le assunzioni di amici e parenti in ATAC ed AMA piuttosto che accelerare la costruzione di scuole per le zone periferiche come la nostra.

Chiudiamo con una buona notizia il 29/11/2010 la conferenza dei servizi ha dato il via libera alla costruzione della NOSTRA scuola purchè il Comune di Roma presenti i documenti richiesti (quelli consegnati il 12/11/2010 risultano ancora parziali).

L’Italia dei Valori informerà la cittadinanza tutta su eventuali ritardi.

Nei prossimi giorni verranno chiesti chiarimenti al sindaco Alemanno.

IDV continuerà a vigilare e rendere partecipi i cittadini.                                                                                  

                                                               Direttivo XIX Municipio
Informazioni

lunedì 17 gennaio 2011

Parlare di cose concrete!

E' iniziato un altro anno così come era finito il precedente.
Berlusconi che corre a gambe levate per fuggire dalle sue responsabilità recenti (rapporti con minorenni) e meno recenti ( numerosissimi i casi che non vale la pena neanche ricordare) con i suoi accoliti a trovare attenuanti e giustificazioni con argomentazioni sempre più comiche. La pseudo opposizione al cachemire invece parla un linguaggio a volte incomprensibile da Bersani a Di Pietro a rincorrere il sultano.
Poi ci siamo noi cittadini, i dipendenti, i pensionati al minimo, i precari, le donne lavoratrici, i piccoli artigiani e commercianti.
Nessuna novità sulla modifica della folle imposta denominata IRAP che penalizza chi ha molti lavoratori (ma non sentiamo parlare tutti i giorni di disoccupazione?), l'inesistenza di significativi asili nido e scuole materne (con i miracoli che fanno gli operatori di quelli esistenti per aiutare tutti) per le famiglie giovani.
L'impossibilità per le centinaia e migliaia di giovani di programmare un futuro.
Ed è proprio qui, che persone come Di Pietro e noi come partito dovremo dimostrare quanto valiamo, abbiamo tutti i giorni in bocca la parola Costituzione (che è meravigliosa) ma cosa facciamo per liberare tutte quelle persone che stanno perdendo la loro libertà quando sanno che ogni 6 mesi il loro contratto fonte di reddito e sussistenza potrebbe non esserci più?
Ci vuole tanto a capire che così come sono le leggi sul lavoro tutelano solo chi il lavoro ce l'ha?
Ci vuole tanto a proporre che il periodo di prova e contratti a progetto non possono superare l'anno di validità (ovviamente l'anno non deve essere continuativo perchè a molti furbi potrebbe venire la folle idea di interrompere per un mese la collaborazione per azzerare il contatore).
Ci vuole molto a far funzionare gli uffici di collocamento anzichè demandare questa funzione ai privati come avviene con le agenzie interinali? La vita umana non può essere trattata come un ticket pasto.
Ci vuole molto a snellire la pubblica amministrazione dei numerosi servizi non richiesti dai cittadini "utili" solo per giustificare inutili posti di lavoro?
Un partito liberale come IDV dovrebbe pretendere l'uscita dal folle motto TUTTO a TUTTI dalla sanità, alla scuola etc etc, è stato un inganno che ha fatto collassare lo Stato sociale quello vero e la protezione per chi ha veramente bisogno di supporto ed in questo supporto ci metto anche le piccolissime imprese italiane che generano 11.500.000 posti di lavoro.
Un'altra Italia è possibile purchè tutti i cittadini abbiano un sussulto, la troppa delega ed il troppo disinteresse ci ha portato sin qui.

martedì 11 gennaio 2011

Fiat boh, Sindacato mah!

Cose strane succedono nel nostro meraviglioso Paese, l'Italia semplice l'Italia sempre pronta ad aiutare perchè valeva il motto è meglio stare benino in tanti che BENE in pochi! Questa Italia qui sembra smarrita!
Qualche giorno fa il Sole 24ore ha dedicato un mega titolone ad un essere umano di nome Marchionne, la prima pagina recitava così: "UOMO DELL'ANNO", io sinceramente esclamo un MAH! Ma come funziona il mondo?  Operai, impiegati, quadri intermedi ed il popolo italiano hanno creato la Fiat, uomini e donne con salari/stipendi da E. 1.300,00 mese con le spese di tutti i giorni che conosciamo (affitti/rate di mutui/bollette/asili nido etc etc), gente umile che negli ultimi 20 anni non ha mai protestato, che ha sempre lavorato, si deve sentir dire da gente ILLUMINATA (forse servirebbe meno luce nel nostro Paese) che non capiscono perchè ridurre la pausa pranzo di 10 minuti è utile ad aumentare gli utili dei grandi investitori.


Oltre al danno la beffa dell'umiliazione
. Quanti ne sentiamo di piccoli capetti, omucoli senza sensibilità che recitano o fate come dico io oppure si chiude tutto amici cari e voi ed i vostri bambini arrangiatevi.

La pecca del sindacato è che ha perso qualsiasi rappresentatività, anche
per loro troppi salotti. Il mondo, è vero, sta andando in una certa direzione, ma comunque se ne potrebbe approfittare, cito solo un paio d'esempi pratici:

1. l'azione Fiat in questi 11 giorni si è apprezzata del 1
1% perchè il mercato ha fiutato che gli utili aumenteranno come logica conseguenza della riduzione dei costi di produzione. Pertanto i sindacati dovrebbero pretendere la redistribuzione del valore creato in borsa dall'azione con una franchigia del 10%;
2. bisogna prevedere che l'extra utile generato da
Fiat come differenza con quello registrato nell'anno 2010 anche esso venga redistribuito come premio di produttività
3. vista la difficoltà generale il rapporto tra
retribuzione dei manager e la media degli stipendi di operai/impiegati e quadri non può eccedere le 30 volte. Attualmente Marchionne potrebbe monetizzare 100.000.000 di euro se vendesse le stock option in suo possesso, è la somma che la Fiat spende per gli stipendi di 6.400 dipendenti

Chiudo ricordando l'art.36 della Costituzione che mi piace molto:

Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia
un'esistenza libera e dignitosa.La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.

venerdì 7 gennaio 2011

Saldi SEMPRE!

L'anno 2011 inizia con la solita farsa dei saldi. Pratica allucinante che avviene in un Paese allucinante come il nostro.

Per come la vedo io uno dei primi provvedimenti che l'IDV dovrà proporre quando sarà al governo è l'abolizione dei periodi entro i quali è possibile acquistare a prezzi scontati.

Un movimento liberale si deve battere per eliminare questi inutili vincoli alla libertà d'impresa e agli imprenditori; chi riesce ad applicare prezzi più bassi è perchè:

1. è più bravo/competitivo degli altri
2. si accontenta di un margine di profitto più basso

Dal lato consumatori avremmo un abbassamento dei prezzi generali ed un maggior potere d'acquisto.
Questo potrebbe generare un moltiplicatore nei consumi ed una piccola ripresa economica.

Dalle norme più semplici derivano i risultati più inaspettati.