giovedì 13 febbraio 2014

Lettera al Sindaco


                                                                                                                                  All’On.le Sindaco di Roma

                                                                                                                                   Ignazio Marino

 

                Caro Sindaco,

         con questa lettera i Presidenti dei Municipi di Roma intendono fornire un contributo in vista dell’incontro di sabato 8 febbraio sul tema “Riflessioni e proposte per cambiare Roma”.

         Come da te giustamente affermato nelle linee programmatiche 2013/2018 per il governo di Roma Capitale, "i municipi sono il livello istituzionale più vicino ai cittadini e devono poter disporre degli strumenti per rispondere alle attese emergenti".

         Pur consapevoli della difficile condizione economico-finanziaria di Roma Capitale, crediamo sia fondamentale cogliere l'opportunità del Bilancio previsionale 2014 per porre in essere un primo importante passo verso l'effettiva costruzione delle municipalità.

         Riteniamo quindi davvero non più rinviabile la costruzione di un bilancio che metta nelle condizioni i municipi di poter esercitare le funzioni attribuite dalla normativa vigente, consentendo agli stessi di rafforzare il proprio ruolo di governo e non disattendere l'alto livello di aspettativa dei cittadini generato dall'elezione diretta dei Presidenti.

         Per segnare una  forte discontinuità con il passato ed avviare un profondo cambiamento nell’apparato amministrativo della città è il momento di dare il via al federalismo municipale - utilizzando gli strumenti normativi e regolamentari già a disposizione -  in una forma finalmente più compiuta, che valorizzi i Municipi come organi di governo locale a tutti gli effetti.

         Che si tratti di una “rivoluzione” ormai non più rinviabile è di tutta evidenza, e ciò è dimostrato anche dal lavoro che in queste ultime settimane si è svolto nelle sedi istituzionali e politiche capitoline:

- nella Commissione Riforme istituzionali e Roma Capitale, che sta svolgendo una preziosa opera di analisi delle problematiche connesse alle varie ipotesi di decentramento sul tema municipalità e bilancio, anche attraverso un primo esame delle voci di entrata già direttamente assegnabili ai Municipi, e alla redazione di un’ipotesi di modifica dell’art.46 del Regolamento del Decentramento Amministrativo;

- nella Commissione Bilancio, con la proposta di un bilancio costituente che ristabilisca tempi certi per l’iter di approvazione delle varie fasi ed avvii il decentramento municipale, tornando ad essere lo strumento principale di programmazione dell’azione politico – amministrativa nei territori;

- nel confronto, al momento ancora tutto politico, avvenuto all’interno della Conferenza dei Presidenti e successivamente con l’Assessore al Bilancio e l’Assessore al Decentramento.

         Dalla discussione avvenuta nella Conferenza dei Presidenti è emersa con forza la necessità di una immediata inversione di rotta, soprattutto rispetto al processo di accentramento compiuto dall'amministrazione Alemanno, sia sul piano dette risorse economiche (piano investimenti /spesa corrente) che su quello delle risorse umane (con l’inspiegabile concentrazione di personale presso alcuni dipartimenti).

 

Per quanto riguarda le risorse economiche, pur nella perdurante incertezza delle effettive disponibilità per il Bilancio di Previsione 2014, il riequilibrio a favore dei Municipi può essere svolto in fasi progressive:

-          la prima e più semplice operazione può essere quella di assegnare ai Municipi nel prossimo Bilancio una quota aggiuntiva di risorse per la spesa corrente in percentuale (ad es. l’1% - pari a circa 60 milioni di euro -  o altro, da stabilire) rispetto alla massa complessiva del Bilancio di Roma Capitale.

-          la costituzione di un gruppo di lavoro tecnico che definisca in maniera compiuta il meccanismo di decentramento e gestione diretta delle entrate (oneri concessori, occupazione suolo pubblico, concessioni commerciali, gestione dell’impiantistica pubblicitaria e relative sanzioni, sanzioni urbanistiche e amministrative, introiti derivanti dai servizi a domanda individuale, economie da appalti, ecc.) consentendo così ai municipi di disporre in modo strutturale delle risorse necessarie per programmare gli interventi e le prestazioni di servizi.

-          Il riconoscimento immediato delle maggiori entrate, contribuendo così ad incentivare l’avvio di un meccanismo virtuoso che consentirebbe di migliorare le procedure amministrative e di conseguenza l’incremento delle entrate economiche provenienti dall’attività propria dei municipi.

 

Nella fase di formazione del prossimo Bilancio inoltre – come è stato richiesto in occasione dell’incontro con l’Assessore Morgante del 23 gennaio u.s. – possono essere svolti incontri specifici della Conferenza dei Presidenti con i singoli Assessorati, con l’obiettivo di determinare in modo condiviso le quote di risorse che – per ciascun settore di competenza – restano ai Dipartimenti e quelle che vengono invece trasferite sui Municipi.

 

Altra esigenza inderogabile, che ciascun Presidente ha sottolineato in modo chiaro nel momento in cui si è proceduto alla votazione del parere sul Bilancio 2013, è quella che per l’anno in corso venga assicurata alle strutture territoriali una quota di Piano Investimenti municipale – completamente azzerata dalla precedente Amministrazione - per la realizzazione di nuove opere e per gli interventi di manutenzione straordinaria sulle strade e sul patrimonio scolastico indicate dai Municipi.

 

Anche per quanto riguarda le  Entrate non stimate in fase di previsione, come ad esempio quelle derivanti dalla realizzazione di PUP, Piani Casa, monetizzazioni ecc., si richiede che nel momento in cui queste si realizzano vengano  inserite direttamente nel Bilancio del Municipio di competenza.

 

Per quanto riguarda le risorse umane, è di tutta evidenza che il trasferimento delle risorse economiche dovrà viaggiare di pari passo con il trasferimento ai territori di adeguate risorse umane, anche e soprattutto in considerazione dell’ulteriore decentramento di funzioni che il trasferimento di risorse economiche comporta: si pensi a titolo id esempio alla necessità di implementare il personale degli uffici che devono lavorare sul recupero delle entrate ovvero quello degli uffici tecnici per un più efficace controllo del territorio. Per altro, le attività citate si rendono assolutamente necessarie per garantire l’avvio di un circolo virtuoso che, se da un lato può assicurare maggiori entrate per l’amministrazione, dall’altro risulta assolutamente necessario per garantire la legalità e la sicurezza nei territori. E’ perciò necessario che l’Assessorato e il Dipartimento Risorse Umane procedano ad una attenta  analisi degli effettivi fabbisogni di personale delle strutture territoriali e centrali, finalizzata all’obiettivo citato.

 

E’ evidente che decentramento non significa soltanto più risorse per i Municipi. Molto altro è necessario fare per garantire il governo pieno dei territori: pensiamo alla partecipazione diretta dei Municipi alla formazione ed alla gestione dei contratti di servizio con le Aziende municipalizzate, alla gestione del patrimonio pubblico locale e del verde, alla necessità di istituire forme di indirizzo e di controllo più diretto sui gruppi territoriali della Polizia Locale, solo per citare alcuni temi tra i più delicati.

 

Ma su questi avremo modo di confrontarci più avanti. Oggi ti chiediamo di farti garante dell’avvio di questo processo di trasformazione del modello di governance della città, attraverso l’impegno ad attuare, a partire dalla formazione del bilancio di previsione per l’anno in corso, ogni iniziativa utile per attribuire ai Municipi il ruolo che compete loro in una capitale europea.

 

Iniziamo da qui, per cambiare profondamente Roma.

 

 

 

Sabrina Alfonsi                  Municipio Roma I

Giuseppe Gerace                Municipio Roma II

Paolo Emilio Marchionne      Municipio Roma III

Emiliano Sciascia               Municipio Roma IV

Giammarco Palmieri             Municipio Roma V

Marco Scipioni                   Municipio Roma VI

Susana Ana Maria Fantino   Municipio Roma VII

Andrea Catarci                  Municipio Roma VIII

Andrea Santoro                 Municipio Roma IX

Andrea Tassone                Municipio Roma X

Maurizio Veloccia               Municipio Roma XI

Cristina Maltese                 Municipio Roma XII

Valentino Mancinelli            Municipio Roma XIII

Valerio Barletta                 Municipio Roma XIV

Daniele Torquati                Municipio Roma XV

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