Nulla di nuovo. Chi vuole vedere vede. Chi è indipendente vede.
Fabrizio Barca nella sua relazione sulle criticità che affliggono il Partito Democratico, fa un passaggio interessantissimo sui Consorzi di Recupero Urbano.
Oltre un mese fa ho chiesto un pò di documentazione a questi Consorzi.
http://andreamontanari.blogspot.it/2015/05/limportanza-della-trasparenza.html
Ho chiesto al Presidente della Commissione Lavori Pubblici e all'Assessore di "assistermi" in questa raccolta.
La risposta mi ha lasciato parecchio perplesso, la potete leggere qui e si potrebbe tradurre in un Romanesco: Arrangiate
Fabrizio Barca nella sua relazione sulle criticità che affliggono il Partito Democratico, fa un passaggio interessantissimo sui Consorzi di Recupero Urbano.
Oltre un mese fa ho chiesto un pò di documentazione a questi Consorzi.
http://andreamontanari.blogspot.it/2015/05/limportanza-della-trasparenza.html
Ho chiesto al Presidente della Commissione Lavori Pubblici e all'Assessore di "assistermi" in questa raccolta.
La risposta mi ha lasciato parecchio perplesso, la potete leggere qui e si potrebbe tradurre in un Romanesco: Arrangiate
Ovviamente ho già scritto al Dirigente del Dipartimento.
Qui le parole di Fabrizio Barca che mi hanno """confortato""":
Si tratta di strumenti efficaci nel periodo d'oro del primo “riformismo” romano, ma diventano armi a doppio taglio quando viene meno la “spinta politica propulsiva” del primo periodo e si allenta il controllo dei processi sia dall’alto, sia dai territori.
È il caso dell'outsourcing del welfare verso il privato sociale (la legislazione italiana aveva introdotto il ruolo delle cooperative sociali nel 1991). E dell’affidamento ai consorzi di auto-recupero del compito di realizzare l’urbanizzazione primaria di vaste aree degradate della città attraverso l’impiego degli oneri di sanatoria versati dai cittadini (in base ad un originale uso della legge di condono del 1994).
I consorzi, in particolare, nati come forma originale ed efficace di intervento,“ dai
cittadini per i cittadini”, devono il loro iniziale successo a circostanze straordinarie: l’autorevolezza e la capacità di presidio dei quadri dirigenti politici arrivati alla guida della città e la capacità diffusa di controllo dal basso della base ex- PCI.
Al venire meno di queste condizioni, la loro governance si mostrerà – è così anche oggi – inadeguata ad assicurarne l’efficienza e ad evitare un rapporto improprio, rovesciato, con l’Amministrazione. I consorzi diverranno così centri di potere, legati spesso ai partiti da cui nascerà il PD e fonti di rendita per una leva di professionisti e di mediatori.
#openmunicipioXIV
La versione integrale della Relazione di seguito. Il passaggio indicato sopra lo trovate a pag 34
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